"Non dimenticare mai", il monologo interpretato da Andrea Testa (nella foto, a sinistra), per la regia di Marco Moriconi Nella foto, a destra), il suo autore, promosso dall'Associazione Familiari Vittime delle Stragi, replicherà domenica 5 marzo in via Ferdinando Ughelli, 16d (una traversa di via Latina, zona Appio Latino) dopo il successo di pubblico del 2005.
Sarà uno spettacolo di letture quello scritto da Moriconi, l'autore romano impegnato nella stesura di testi per il teatro ed il cinema come "Adelia", la commedia teatrale allestita a Roma da Ugo De Vita (2004) e "Devo ricordarmi di non mangiare i peperoni la sera" (2000), cortometraggio di cui ha curato il soggetto e la sceneggiatura.
Presentato per la prima volta a Roma nell'aprile e nel dicembre 2005 e nello stesso mese alla stazione centrale di Bologna, torna nella capitale un pezzo di teatro civile che lega molti artisti, uniti del desiderio di tenere viva la Memoria delle stragi del passato.
Questo allestimento nasce con l'intento di scuotere le coscienze e far riflettere sulla violenza. Violenza che entra nella quotidianità e che irrompe nel bel mezzo di un'estate... in tempo di pace, per mano del terrorismo fascista.
I testi presentati esprimono il proposito di allontanare l'idea di violenza e l'indifferenza. La vita è il dono più prezioso che ogni essere umano custodisce e le letture di Moriconi sono un inno alla vita.
"L'ultima stazione" ha come protagonista un anziano ferroviere che torna sul luogo in cui, da adolescente, ha ucciso un soldato tedesco durante la II guerra mondiale "...non giudicatemi male, non giudicatemi, vi prego...".
"Il marciapiede 2" si svolge alla stazione ferroviaria e tra tipi di specie diverse, colpisce l'arrivo di un personaggio singolare. Ciò che accadrà dopo, sarà imprevedibile anche per il protagonista del racconto.
"Il passaggio" è la vicenda di un uomo che lungo la via Emilia, carica a bordo della propria auto, uno sconosciuto. Il viaggio svelerà che i ruoli di vittima e carnefice non sono poi, così ben delineati. L'ultima riga... si prende la vita.
"Ho provato a dimenticare", reca una data impressa nella memoria dei superstiti e di tutti coloro che non possono dimenticare ciò che successe a Bologna il 2 agosto del 1980. Dopo più di un quarto di secolo, c'è ancora chi prova a dimenticare, ma non vi riesce. "...il passato, spesso, ritorna. Quando meno te lo aspetti, quando magari, sei lì a costruire la tua vita...".
Sarà uno spettacolo di letture quello scritto da Moriconi, l'autore romano impegnato nella stesura di testi per il teatro ed il cinema come "Adelia", la commedia teatrale allestita a Roma da Ugo De Vita (2004) e "Devo ricordarmi di non mangiare i peperoni la sera" (2000), cortometraggio di cui ha curato il soggetto e la sceneggiatura.
Presentato per la prima volta a Roma nell'aprile e nel dicembre 2005 e nello stesso mese alla stazione centrale di Bologna, torna nella capitale un pezzo di teatro civile che lega molti artisti, uniti del desiderio di tenere viva la Memoria delle stragi del passato.
Questo allestimento nasce con l'intento di scuotere le coscienze e far riflettere sulla violenza. Violenza che entra nella quotidianità e che irrompe nel bel mezzo di un'estate... in tempo di pace, per mano del terrorismo fascista.
I testi presentati esprimono il proposito di allontanare l'idea di violenza e l'indifferenza. La vita è il dono più prezioso che ogni essere umano custodisce e le letture di Moriconi sono un inno alla vita.
"L'ultima stazione" ha come protagonista un anziano ferroviere che torna sul luogo in cui, da adolescente, ha ucciso un soldato tedesco durante la II guerra mondiale "...non giudicatemi male, non giudicatemi, vi prego...".
"Il marciapiede 2" si svolge alla stazione ferroviaria e tra tipi di specie diverse, colpisce l'arrivo di un personaggio singolare. Ciò che accadrà dopo, sarà imprevedibile anche per il protagonista del racconto.
"Il passaggio" è la vicenda di un uomo che lungo la via Emilia, carica a bordo della propria auto, uno sconosciuto. Il viaggio svelerà che i ruoli di vittima e carnefice non sono poi, così ben delineati. L'ultima riga... si prende la vita.
"Ho provato a dimenticare", reca una data impressa nella memoria dei superstiti e di tutti coloro che non possono dimenticare ciò che successe a Bologna il 2 agosto del 1980. Dopo più di un quarto di secolo, c'è ancora chi prova a dimenticare, ma non vi riesce. "...il passato, spesso, ritorna. Quando meno te lo aspetti, quando magari, sei lì a costruire la tua vita...".